Cosa causa

Pro3L´insetto attacca prevalentemente esemplari di Pinus nigra e Pinus silvestris, ma può danneggiare anche altri Pinus (P. halepensis, P. pinea e P. pinaster), più raramente P. strobus, eccezionalmente i Larix e i Cedrus. Le infestazioni di processionaria interessano soprattutto le piante poste in aree soleggiate e si manifestano spesso con fluttuazioni graduali delle popolazioni, il cui culmine si presenta circa ogni 5 -7 anni.

Raramente il danno prodotto da questo insetto sulle specie ospiti è tale da pregiudicarne la sopravvivenza. Gli alberi colpiti presentano defogliazioni più o meno accentuate, risultano indeboliti e quindi maggiormente soggetti ad ulteriori attacchi di parassiti (per es. scolitidi).

 Peli urticantiPro2

Il  riconosciuto  potere  molesto  delle  larve  è  dovuto  alla  presenza  su  di  esse  di numerosissimi peli urticanti che possono causare allergie ed irritazioni cutanee. Prodotti esclusivamente  dalle  larve,  i  peli  vengono  prima intessuti nel bozzolo a protezione della crisalide e poi “raccolti” dalle femmine adulte per sfregamento dell’addome..

A seguito del contatto diretto con le larve oppure in conseguenza  della  dispersione  dei  peli  nell´ambiente,  si  registrano  reazioni  epidermiche  e reazioni  allergiche  (soprattutto  in  soggetti particolarmente sensibili). A livello delle prime vie respiratorie,  le  reazioni  infiammatorie  possono essere particolarmente consistenti in occasione di inalazioni massive che non di rado si verificano  tra  il  personale  addetto  alla  manutenzione  del  verde  non  adeguatamente protetto. Il primo nido autunnale (prenido) viene costruito in prossimità dell´ovatura e consiste  in  una  rete  di  fili  sericei  che  ingloba  alcuni  aghi  parzialmente  erosi.  Con  il procedere dell´autunno le larve formano altri ricoveri progressivamente più compatti, fino a formare il nido definitivo in corrispondenza dell´inizio dell´inverno. Le larve mature, in un periodo variabile a seconda delle condizioni climatiche dalla fine di febbraio all´inizio di aprile, abbandonano la pianta ospite e in fila indiana  si dirigono in processione verso un luogo adatto in cui interrarsi. Infatti, ad una profondità variabile dai 5 ai 20 cm, esse formano la crisalide e rimangono in una condizione di sviluppo arrestato (diapausa), fino al sopraggiungere delle condizioni ambientali idonee allo sfarfallamento.